A grande richiesta ecco la terza storia del mitico gruppo di Inventastorie
Sergio il sognatore, pittore e gran bevitore
Sergio era un imbianchino che viveva in Francia o meglio in Costa
Azzurra.
Oltre a pitturare pareti e muri
creava anche dei bellissimi quadri.
Dipingeva nature morte, nature vive, nature in coma, in rianimazione,
nature gloriose, nature resuscitate o rianimate e il suo soggetto preferito era
il bicchiere di vino rosso, questo però spesso partiva pieno all'inizio del
quadro ma finiva vuoto.
Fu così che un giorno, mentre stava dipingendo, si addormentò e fece
uno stranissimo sogno.
Si ritrovò alle famose terme di San Pellegrino, stava facendo le cure
per i polmoni con le cannette nel naso, quando ad un tratto incontrò Max che
pedalava su una bicicletta con delle ruote rettangolari.
Lo fermò e gli chiese: “Ma dove stai andando? E soprattutto, cosa stai
cercando di fare con quelle ruote lì?”
“Sto facendo le cure per il mio cuore. Sai, sono stato tradito dalla
mia fidanzata, che mi ha lasciato sull'altare ed è scappata con Pino lo
spazzino. E come se non bastasse sono partiti per il viaggio di nozze a Firenze
che mi aveva regalato mio padre per il matrimonio”
Sergio prontamente rispose: “scusa, devo proprio andare, ho la
massaggiatrice che mi aspetta” e levò velocemente le tende da quella situazione
disperata dicendo: “In fondo è un sogno, mica un incubo”
Si spostò nella zona massaggi dove lo aspettava Debby o come la
chiamavan tutti, Debboraconlacca. Una volta sul lettino però gli si parò
davanti Giucas Casella, che gli disse: “Abbandonati sul lettino fino a quando
te lo dirò io”
Sergio si abbandonò e vide l’Arcangelo Gabriele che disse “Ue’, e che
fai? Dormi nel sogno? Stai dormendo due volte? Sergio! Alzati e cammina, vai
verso il mare, se vuoi puoi usare la bicicletta del povero Max”
“No grazie, faccio due passi”
Una volta giunto al mare vide il suo amico Elio, quello delle storie
tese, che si stava divertendo a fare wind surf. “Ciao Sergio, TÖt Bé?” “Mica
tanto, non vedi che sto facendo le cure? Poi devo tornare a casa e ho perso gli
scarponi. Sai, ho una casa in montagna e devo riparare l’antenna sul tetto perché
Matteo, mio nipote, ha usato le viti che la reggevano, per riparare il
microfono al concerto con Maria Callas a Vienna.
Sergio salutò Elio e si avviò verso casa scalzo, pensando ai suoi
preziosi scarponi. Prese una lunga scala e salì sul tetto ma scivolò su una
buccia di banana e cadde a testa in giù nella boccia del pesce rosso che era
sul tavolo in giardino.
La botta in testa fece risvegliare il nostro povero Sergio, che
destatosi disse: “Cavolo, devo bere di meno”.
Da quel giorno vino non bevve più e si dedicò alla gazzosa.
Solo ogni tanto un bel champagne!!!!!!!!