giovedì 30 ottobre 2014

Ecco la prima mirabolante storia del gruppo di Inventastorie, 
buona lettura a tutti..


                         UN MATRIMONIO A SORPRESA

Ugo andava in moto, piano piano, sul lungomare di Rimini e guardava le donne.
La più bella di tutte era Simona che era in compagnia di alcune amiche, Mina , Matilde e Mariangela.
Le ragazze stavano facendo il bagno. Il mare però era molto agitato quel giorno, una vera burrasca e c’era la bandiera rossa.
Giacomino il bagnino era andato a fare un giro al bar a bere un cicchetto. 
Proprio in quel momento Mariangela fu sommersa da un onda e rischiò di annegare, bevve tanta acqua azzurra e verde.
Dal mare uscì un Pistacchio, alto, bello, bruno, occhi azzurri, naso  rosso a patata, chiaro di carnagione, con un quarantotto di piede per nuotare meglio e denti bianchi con un apparecchio splendente che scintillava al sole, ebbene sì, era lui, era Mario, detto Pistacchio per via del suo gelato preferito e soprattutto perché nella vita non faceva un cacchio, infatti non si era neanche accorto che la  povera  Mariangela  stava affogando. 
Ugo però vide da lontano il pericolo e prontamente richiamò l’attenzione di Pistacchio con un fischio roboante dato che il clacson della moto era fuso. Pistacchio immediatamente si lanciò verso la ragazza che  era quasi morta e la salvò.
Pistacchio o come lo chiamavan tutti Pisti, di fronte ad occhi verdi come la menta si innamorò ed all’anello immediatamente pensò.
Pisti propose a Mariangela di andare con lui nella cascina di famiglia, la Cascina Esmeralda, così chiamata perché molto calda, per poter asciugare la sua innamorata che era tutta bagnata. 
Asciuga i capelli, asciuga le ascelle,  metti il deodorante sotto le ascelle, che se no puzzano; ad un tratto si udì da lontano il rombo di un trattorino, era lo zio Rino che di mestiere faceva il contadino. Arrivava a tutta velocità perché aveva urgente bisogno di fare la…”cacca”; senza accorgersi della presenza dei due innamorati entrò in bagno, si sedette sul suo bel water e con un profondo sospiro si lasciò andare ma in quel momento si avvide dei due futuri sposini e disse: “ scusate, mi scappava”
Mariangela disgustata se ne andò e come un citrullo Pisti lì piantò.
Pisti era disperato, si mise alla ricerca della bella; la cercò nel prato, in cantina, in salotto, in camera, nella stalla e infine in strada ma non la trovò.
Passò a trovare Giacomino al bar e bevve un cicchetto con lui, all’improvviso gli balenò  la soluzione, l’unico posto dove Mariangela poteva essersi nascosta era il Polo Nord.
Prese al volo un treno, il Freccia Antartica, ma si rese conto che stava andando nella direzione sbagliata, scese e prese quello giusto il Freccia Artica.
Giunto al Polo Nord trovò la bella Mariangela a pescare salmoni grossi come mortadelle ma nonostante il peso era bellissima come sempre fresca come un bocciolo di rosa.
Pisti le si avvicinò, un bacio rovente le stampò e la bella tra le sue braccio cascò.
L’anello d’oro, della zia Esmeralda, Pisti le donò e finalmente il suo amore sposò.
Mariangela con il vestito bianco di nonna Augusta si presentò sull’altare e tutti gli invitati dissero : ”perché riciclare è meglio che buttare”.

E vissero per sempre felici e contenti…

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